lunedì 26 luglio 2010

TEORIA VISIONE/CONTATTO SPIRITI: LETTERA DI UN LETTORE

Tal scrittura che state per sottoporre ai vostri occhi ci arriva da un nostro lettore, per motivi di Privacy non vuole che il suo nome sia pubblicato.
Ebbene noi, da buon gruppo abbiamo meditato su tali parole e speriamo che questa lettera possa servire a pensar. Non ci sbilanciamo su ciò che dice, ma voi siete liberi di farlo nei dovuti modi e nel rispetto reciproco.
Buona lettura...

TEORIA VISIONE/CONTATTO CON SPIRITI
Capita a volte di trovarsi davanti persone lo cui degno umor porta a spinger la parola prima delpensiero.
Persone pronte a confermar a due piedi che davanti a loro vi è qualcosa di invisibile.
Nei secoli queste persone vennero chiamate Medium, ossia coloro in grado di stabilire un contatto con persone oramai decedute, e allo stesso tempo interagire tra di loro.
Bene, non tutti sanno che è facile smascherare tali persone con poche ma semplici prove.
Ma oggi non siamo qui a dover parlare di tal argomento, bensì di una teoria la qual vuol spiegare come la maggior parte di persone si fingono medium.

Esistono vari tipi di Medium, quelli nati con questo potere, e quelli che lo acquistano successivamente, entrambi dicono di riuscir a comunicare con i morti e interagire sia per contatto visivo, uditivo e stati di trance.
Tutti affermano di riuscir a contattare la persona che vogliono contattare, tutti vedono chiaramente com’è fatta, e tutti sanno cosa faceva nella sua vita


Bene, detta questa piccola frase si possono analizzare i vari pezzi:
1- “Esistono…Successivamente: scansioni TAC, Encefalogramma e vari esami di tipo medico non hanno mai verificato la presenza di aree cerebrali, tanto meno ormonali, in grado di ampliare tal potere su una persona. La persona stessa si dichiara “medium”.

2- Entrambi…trance: il contatto uditivo, quello visivo e di trance non sono verificabili. Ossia nessuno potrà mai dirvi “non è vero che hai visto”, con una bella bugia si fanno felici tante persone, e perché non usar tal mezzo per soprannominarsi “spiritista?”

3- Tutti…vita”: Qui sorge un dubbio che va al di la di qualunque immaginazione: ma queste persone, riescono a vedere la realtà oppure vedono solo morti e vivi assieme? Ma poi un'altra domanda davvero strana sta nel fatto che: com’è possibile che DECIDANO loro chi chiamare?
Purtroppo capita spesso, che se il buontempone, non conosce la persona che viene suggerita, dice che la persona non ha voglia di parlare. Ma guardate che caso…

Aimè cari lettori, con questo non si vogliono ne attaccare coloro che credono in queste persone, tanto meno chi di “professione” svolge tal lavoro. Ma il mondo è bello perché è vario.
Si potrebbero spendere tantissime parole per questo argomento, ma tutte non raggiungerebbero alcun punto. Troppi sarebbero coloro che confermerebbero di poter vedere, sentire e non si sa mai anche toccare tali entità.
Lavori di scienziati, astronomi, fisici, chimici e Professionisti con la P maiuscola, ma soprattutto con una laurea, verrebbero sfatati da “grandi menti”, professionali a parer loro, senza lauree e senza prove schiaccianti.

Ebbene, so che tutta questa teoria è una cospirazione al degno umor e alle basi fondamentali di coloro che credono a tal cose, ma forse le uniche cose che potete far è iniziar a credere maggiormente in voi stessi e a Colui che da lassù vi guarda.

In fede:
I.A.

mercoledì 21 luglio 2010

LOMELLO: STORIA E LEGGENDE


Parlare della Lomellina non è argomento facile…

Una terra fatta d’acqua, campi e monumenti storici di grand’interesse nazionale e internazionale.

Ebbene per parlare di tutto questo abbiamo deciso di iniziar da dove ha preso il nome tal zona: Lomello.

Si tratta di un paese di poco più di 2.500 abitanti, posto sulla riva del torrente Agogna e adagiato nella Pianura Padana.

L’importanza di questo paese è tutta dovuta alla sua storia, e a quello che essa riserverà per noi…

Ma affrettiamoci a iniziar tal narrazione d’indagine, aprite gli occhi e usate la mente, se questa ve lo permette, perché alcune cose che non vengono dette quest’oggi verranno narrate.


IL CASTELLO


Una volta entrati in Lomello e seguendo la strada principale, si svolta a destra, li vi è un parcheggio, e davanti a tal parcheggio vi è il primo edificio lo qual vogliamo far cadere lo sguardo: il Castello.

Esso venne costruito nel poco lontan 1381 dall’ingenier Giacomolo Albranelli, su richiesta di Gian Galeazzo Visconti. La sua storia non è molto ampia, in quanto non fu mai sede di grandi Nobiltà tanto meno di avvenimenti unici. Eppure, nelle stanze di tal luogo riecheggia una leggenda, o una storia, in base a quanto si può confermar tale narrazione, che ha dell’incredibile. In una delle stanze dell’oramai attuale Comune, che ha proprio sede nel Castello, un entità passa tutt’oggi le sue giornate; si tratterebbe della figlia della Regina dei Longobardi: Teodolinda. Secondo tal storia, la donzella venne fatta murar viva all’interno di una stanza e da quel giorno in quella stanza riecheggia ancora il pianto della povera bambina.

Ma cari amici, non facciamoci sopraffar dall’interesse di tal “mistero” perché purtroppo il mistero è subito svelato. Se la vostra vista non ha perso traccia in tanta scrittura, scrivemmo in qualche frase fa: “Esso venne costruito nel 1381…”. Che vi è di strano? Teodolinda morì il 22 gennaio 627. E cosa non torna? Bhe la figlia non poteva di sicuro aver 754 anni… Ecco come sfatar tal narrazione… Ma come ogni castello se non vi è una buona dama imprigionata non viene definito tale…


BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE


Proseguendo nel piccolo viale che costeggia quel che rimane del fossato del Castello si raggiunge una seguente piazza, dedicata alla Regina Teodolinda. E i vostri occhi non potrebbero evitar il monumento che si erge davanti a voi: La Chiesa di Santa Maria Maggiore.

Ebbene, oltre a lei vi è anche un Battistero, che secondo testimonianze storiche è stato costruito attorno al X secolo. Anche in questo posto vi sono storie, non del tutto misteriose.

Prima di tal monumento vi era un Tribunale dell’inquisizione, ora, alcune persone si meravigliarono di tal affermazione, ma non c’è nulla di strano in tal cosa. Parecchie Chiese possedevano un tribunale proprio all’esterno. La Sacra Romana Chiesa, sentendosi in colpa per tal fatti, probabilmente per “scusarsi” con la popolazione, decise di far costruire questo monumento. Costituito da una struttura a forma di croce, la sua cupola è a forma ottagonale, ove al centro, di tal monumento vi è una vasca davvero bella.

Ma una volta raccontato quello che la storia di tale, dobbiamo spostarci a colei che ne è padrona di questo paese: la Basilica.

Essa fu edificata molto prima del X secolo, in quanto tombe, e indagini con termoluminescenza ricondussero la struttura attorno al 700 d.C., quindi molto prima della costruzione del Battistero.

Ma dinnanzi a tal struttura, se l’occhio non è cieco e il monumento non attira, si nota subito la struttura della muratura quanto sia strana.

Gli stili con cui è stata costruita variano di mattone in mattone, non vi è un architettura precisa e quello che dovrebbe essere il sagrato della Chiesa, non è nient’altro che una serie di colonne incompiute. Forse proprio per questo viene anche chiamata la Chiesa del Diavolo.

La leggenda narra che il Diavolo si innamorò di Teodolinda e geloso del suo prossimo matrimonio con Agilulfo decise che pur di rovinare tale sposalizio avrebbe distrutto la Chiesa. E così successe, una volta distrutta però, l’Arcangelo Gabriele obbligò il Maligno a ricostruir la Chiesa in una sola notte.

Così, il Diavolo chiamò a se i migliori architetti “infernali”, e in una notte la chiesa venne quasi costruita, ma quando oramai era l’alba dovettero abbandonare tutto e la facciata anteriore venne lasciata com’era.

Ebbene la leggenda è perfetta per tal monumento, ma se provassimo a ragionar su tale leggenda forse scopriremmo che dietro ad essa c’è una morale magari…

Forse vuol far passare che tutta la Basilica è stata costruita non nello stesso tempo, ma in epoche diverse. Ma non siamo noi a poter toccare la leggenda, perché persone pronte a metterci la faccia riuscirebbero a dire che quel muro è maledetto…

Bhe una cosa è certa, la struttura in se stessa è strana, l’interno non è di meno. Tutta la Basilica pende a sinistra, un soffitto a volta sparisce in poche settimane per essere sostituito da uno a cassettoni (per coprire cosa? Degli affreschi?) e il rosone viene cancellato da una muratura di cui se ne anno le tracce.

A volte solo i nostri avi possono spiegar tali cose, ma se si vuole vedere tutto dal lato scientifico bhe… forse quello che leggerete nelle prossime righe vi spiegherà alcune cose che hanno dell’inspiegabile.

UNA LOMELLO SOMMERSA

Se si cammina per le vie del borgo si nota come i dislivelli tra esse siano grandi, eppure siamo in una pianura. Allora cosa sono questi dossi?

Si tratta di una Lomello sommersa… Si sembrerà stano, ma sotto quel che oggi conosciamo come la “Capitale dei Longobardi” vi era un'altra Lomello. Di lei si persero le tracce, finchè qualche buon anima non iniziò a parlare di tunnel trovati sotto casa . Ma il caso che più di tutti confermò tale tesi si verificò a quella villa che oggi è definita “Quarantacani”. Nella circonvallazione di Lomello, lei domina la valle, e qualche tempo fa, alcuni archeologi inglesi trovarono proprio sotto la casa alcuni tunnel che portavano fino sotto la Basilica. In uno di questi fu trovata la corona di Teodolinda, ora riposta nel British Museum. Ma non solo questo nascondevano i tunnel, proprio sotto la Basilica, attraverso una mappa planimetrica, venne rilevata la carrozza della Regina stessa, ma il Vaticano rifiutò la possibilità di estrarre tale.

Altro particolare importante è la Cripta di Santa Maria Maggiore, fino a una decina di anni fa vi era un cunicolo che si addentrava nel terreno… portando a chissà dove. Ma come ha fatto a sparire un paese intero? Un alluvione? Un terremoto?

Purtroppo non lo possiamo sapere in quanto scritti che parlano di tal cosa non vi sono. Noi crediamo che si tratti di una gran alluvione.

Ma come già detto mai andare a “riscrivere la storia”…

lunedì 19 luglio 2010

I SEGNONI: GUARITORI DEL PASSATO



Nel Medio evo, o meglio definito “periodo buio”, nelle campagne i contadini, poveri e con poca sapienza, utilizzavano mezzi alternativi per curare i propri acciacchi. A diversità dei giorni nostri, l’effetto placebo aveva un effetto davvero grande nella mentalità di quei giorni, bastavano poche e semplici parole per portar da malata a sana una persona. Ebbene, come figura sapiente di quell’epoca, al primo posto, vi era il “Segnone”, una sorte di santone dell’epoca, al secondo posto vi era la Benedizione data da un prete e al terzo posto i Medici, che non si definirebbero nemmeno medici, anche perché utilizzavano gli stessi metodi di quelle che poco dopo venivano definite streghe. Ma per conoscere questi Segnoni è necessario raccontar cosa facevano ai poveri contadini del tempo…


Attraverso segni, secondo tal persona, magici il guaritore invocava parole che portassero via la malattia. Ma saggia era la loro mente e forte la vista di tali persone, che creando quella che oggi si chiama “diagnosi” attraverso poche parole oppure facendo assumere alcune erbe guarivano il male. E se questo non passava? Bhe allora sicuramente, sempre secondo la popolazione, si trattava di malocchio e si doveva ricorrere a personaggi più dotati di poter sovrannaturale.

Ma di tutto ciò di reale c’è ben poco…


C’è una gran esperienza nell’arte del dissuadere le persone, portando anche della semplice acqua a livelli miracolosi. Eppure questi Segnoni andarono avanti fino a non molto tempo fa, sebben la medicina moderna portò risultati più grandi! Ma vi è una cosa che le persone non ricordano, e si tratta del potere della mente.. Se tutti noi decidessimo di usare quella parte che si chiama autocontrollo, forse i Segnoni sarebbero i nostri psicologi! Ma fin oggi la maggior parte di quelli che una volta erano i guaritori sono diventati ciarlatani a scopo di lucro, e di reale vi è ben poco…o forse qualcosa c’è di nome denaro…

MANDRAGORA: L'ERBA DELLE STREGHE


Venne definita la panacea di tutti i mali;
Si tratta della Mandragora, un erba conosciuta tanto per le sue proprietà “misteriose”, ma poco per la vera natura.
Si tratta di una piccola piantina, che non supera i 5 cm di altezza, le sue foglie variano dal color verde al giallo, considerando che non si tratta di un sempreverde.
Il suo odore è fetido è quasi nauseante e possiede una radice di color scuro, la qual la maggior parte di volte assume forme biforcute.
Ebbene, nostri cari lettori, dopo aver dato solo una piccola infarinata sulla parte tecnica della Mandragora, è già il momento di entrar nel vero e proprio discorso di tal pianta, la quale viene ricordata anche come pianta delle streghe.Ma perché questo nominativo così “sgarbato” nei confronti di un erba?
Se il vostro occhio non inganna, e la vostra mente ricorda, nelle righe precedenti, descrivendo tal erba iniziammo una frase con: “il suo odore fetido…” per seguire con “assume forme biforcute”, questi semplici e pochi aggettivi bastano per donar a tal erbusto una fama poco buona.
Ma non è tutto. Si narra, che nel Medioevo, gli alchimisti o le streghe, se così si potevan definire quelle pover donne che grazie a cure mediche alternative venivano messe al rogo, nel momento in cui dovevan strappare tal pianta, essa iniziava a gridare, portando a confusione lo sbadato, che senza precauzioni magiche, tentava di elevar dal suolo la Mandragora.
Bene, ma qualcuno questa radice “malefica la doveva pur strappare…
Ebbene si, vi era un rituale atto alla sradicazione di tal pianta: “Si individuava la Mandragora, nata sotto un albero in cui vennero impiccati i condannati alla pena capitale; Una volta vista si cerchiava attorno, mediante una spada di ferro, tre cerchi, per evitar che spiriti maligni potessero intaccar il magister che volesse usar tal erba. Una volta cerchiata, l’uomo o la donna che avesse strappato la pianta avrebbe dovuto ascoltar in che direzion il vento spingesse, onde evitar l’odor della pianta e le grida che essa emanava.
Poi, alla fine, delicatamente veniva estirpata dal terren, e subito se ne prendeva le cure…”
Con queste poche righe, volevamo spiegare quale rituale vi fosse dietro a questa…
Ma se saggi voi siete, e speriamo vivamente voi siate, tal movimento non serve a nulla…
La pianta in se stessa è un degno e buon anestetico di tipo naturale, ma nulla di maligno o malvagio se preso con l’occhio del medico.
Ma ritorniamo al lato Magico di tal pianta; Secondo gli Alchimisti e le Streghe, essa curava l’insonia, portava fortuna, evitava la sterilità (ricordata anche in un passo della Bibbia) e tanta altra positività. Ma non da non dimenticar anche il lato negativo, che riconduceva sempre al lato oscuro della retta via.
Bhe, insomma la radice di Mandragora è stata sfatata, ma benché questo mito sia caduto, molte persone credenti ancora ai suoi poteri ne cercano il seme per poter usare questa sua natura misteriosa.
Ma chi non vorrebbe una radice di essa come piccola bambola sul comodino?...

sabato 17 luglio 2010

L'INIZIO DI UN VIAGGIO

"D'innanzi a noi si apre una strada.."
Queste sarebbero state le parole di un viaggiatore, pronto a partire verso una meta ben prefissata.
Ebbene, anche noi da oggi vogliamo iniziare un viaggio. Un viaggio che ritornerà a ritroso nel tempo, per scoprire i posti più famosi, sia per la storia, sia per i misteri che li circondano.
Ad ogni viaggio daremo la giusta parte scientifica, ma se necessario, useremo quello che viene chiamato Folklore, tra leggende e paranormale.
Ecco perchè "Eredità del Passato" potrebbe esser sottotitolato "Tra Storia e Mistero".

Speriamo che il progetto porti a buon risultati. E ringraziamo già in anticipo, i nobil uomini o le gentil donzelle che ci seguiranno in questo viaggio, senza meta, ma anche senza tempo...